Breve recap. Nella puntata precedente ho parlato di: nuove paure, scuse per tornare in Italia, fenicotteri rosa, geyser cileni, sempre foglie di coca e ragazzo italiano. In questa puntata parlerò di deserti, 5 mila metri sul livello del mare, fenicotteri rosa, foglie di coca, silenzi, stupori e nessun ragazzo.
Prima di procedere, con il terzo episodio, sei iscritto/a alla mia newsletter? Ogni mercoledì ricevi un racconto di viaggio via email.
Inoltre se ti piacciono i miei racconti di viaggio e vuoi sostenere il mio progetto di scrittura, puoi offrirmi un aperitivo.
La Bolivia è stra-visitata per il Salar di Uyuni, il deserto di sale ad oltre 3.656 metri sul livello del mare. Ben 12 mila chilometri quadrati di nulla. Solo sale. E acqua, durante quei 15 giorni all'anno in cui piove e in cui ci vado io. Ma in questo caso, non è una sfiga, anzi è super affascinante, perché, persone, jeep e oggetti si riflettono nello specchio d'acqua.
Il modo migliore per visitare il deserto è un viaggio in jeep da San Pedro de Atacama in Cile a Uyuni in Bolovia. O viceversa. Si tratta di un percorso di tre giorni e due notti, a bordo di un 4x4, da condividere con l’autista e altri quattro malcapitati viaggiatori. In questa tre giorni, se ti va bene, puoi farti la doccia anche con l’acqua calda.
Il deserto è uno dei più alti al mondo e nel tragitto sfiorerai anche i 5 mila metri. E quindi gira e rigira stai sempre un po’ male. Anche se mastichi la coca. Che poi non si mastica, ma si pone al lato della bocca. È una sensazione strana, questa cosa dell’altitudine. Vivi dei momenti in cui sei lucido e dei momenti in cui ti senti fatto. Ma forse lo sei, visto il consumo incessante di foglie di coca, caramelle di coca, mate con coca. Certo che 5 mila metri sono tantini, se ci aggiungi che ogni giorno ti fai 12 ore di macchina e non c’è mai una strada asfaltata.
Altra cosa incredibile sono i paesaggi. Sono così diversi, tra di loro: deserti, montagne, laghi (che loro chiamano lagune) geisers e humales, che sono ecosistemi a parte, dove piante e animali si compensano perfettamente. Poi abbiamo animali che pascolano liberi e forse felici, come i lama, i fenicotteri, i conigli e le vicuñas (piccoli cammelli che vivono in Patagonia e sulle Ande).
Altro elemento molto interessante è quello di dormire dalle famiglie, in questi paesini in mezzo al nulla. Si mangia e si dorme bene, è pulito, ma non fa per chi è schizzinoso. Perché di fatto, in Bolivia è tutto molto bello, ma anche tutto un po’ a scatafascio. Le strade non asfaltate, sono una metafora di questo viaggio o della Bolivia.
Le case sono spartane, le camere anche. Un letto, un cuscino, lenzuola e coperta e comodino. Non c’è l’abat jour né una sedia per appoggiare i vestiti o le prese vicino al letto. La scelta della casa dove alloggiare non dipende da te, ma dall’agenzia e dalla disponibilità. Può darsi che non ci sia l’acqua calda e che tu debba condividere la stanza con qualcuno. In linea di massima ti assicurano sempre una doccia in tre giorni. Internet non esiste. O meglio a pagamento puoi connetterti. A volte. Ma mi sembra abbastanza insensato.
Cosa si mangia? Avocado, pomodori, zuppe, pollo, patate, formaggio, papaya, banana fritta, riso. A volte si fa colazione all’aria aperta e l’autista apparecchia un banchetto con pane, avocado, pomodori, caffè, tè alla coca.
Il terzo giorno arrivi a Uyuni che, come dice Selvaggia Lucarelli, è veramente la città più brutta del mondo. La sveglia suona alle 4.45am e forse il Salar è tipo la cosa più incredibile che tu abbia visto nella tua vita. Forse è anche il contesto: il telefono non prende mai, parli solo con qualche compagno di viaggio e con i local, che non hai mai messo piede fuori dal deserto. Mangi sano, vai a dormire alle 9 di sera sconvolto. È tanto, troppo da metabolizzare, ma forse è per quello che viaggi, per stordirti di paesaggi ed esperienze inimmaginate. E in questo caso anche di foglie di coca.
E tu ci sei stato/a al Salar di Uyuni? Raccontamelo nei commenti. Come sai, quando vedo un commento e un like, sono la più felice del mondo!
Canzone da ascoltare in loop mentre attraversi il Salar di Uyuni….
P.S. Lo scorso fine settimana sono andata a Ferrara, al Festival di Internazionale. Perché dopo nove mesi di raggaeton, bello eh, ma sentivo il bisogno di qualcosa di più culturale. Ho frequentato un bellissimo workshop di podcast, con
ed e quindi il consiglio di questa settimana è quello di iscriverti a .Se vuoi, puoi fare un sacco di cose belle. E non solo qui, anche nella vita. Puoi:
Lasciare un like
Scrivere un commento
Girare questa newsletter a un tuo amico/a
Condividere la newsletter sui tuoi social
Cancellarti da questa newsletter (io triste)
🇦🇺 Brief recap. In the previous episode, I talked about: new fears, excuses to return to Italy, pink flamingos, Chilean geysers, always coca leaves, and an Italian guy. In this episode, I'll talk about deserts, 5 thousand meters above sea level, pink flamingos, coca leaves, silences, wonders, and no guy.
Before we dive into the third episode, are you subscribed to my newsletter? Every Wednesday, you get a travel story via email.
And if you enjoy my travel stories and would like to support my writing project, you can buy me a drink.
Bolivia is overly visited for the Salar de Uyuni, the salt desert at over 3,656 meters above sea level. A vast 12 thousand square kilometers of nothing. Just salt. And water, during those 15 days a year when it rains and when I happen to be there. But in this case, it's not bad luck; it's super fascinating because people, jeeps, and objects reflect in the water mirror.
The best way to visit the desert is a jeep trip from San Pedro de Atacama in Chile to Uyuni in Bolivia, or vice versa. It's a three-day, two-night journey aboard a 4x4, sharing it with the driver and four other unfortunate travelers. In these three days, if you're lucky, you might even get a shower with hot water.
The desert is one of the highest in the world, and on the way, you'll reach almost 5 thousand meters. So, you'll feel always a bit unwell, even if you chew coca. Which isn't chewing but placing it on the side of your mouth. Altitude is a strange sensation. You have moments of clarity and moments when you feel high. But perhaps you are high, given the incessant consumption of coca leaves, coca candies, mate with coca. Five thousand meters are quite a lot, especially when you add that every day you drive for twelve hours, and there's never a paved road.
Another incredible thing is the landscapes. They are so diverse: deserts, mountains, lakes (they call them lagoons), geysers, and humales, which are ecosystems where plants and animals perfectly balance each other. Then, there are animals grazing freely and perhaps happily, like llamas, flamingos, rabbits, and vicuñas (small camels living in Patagonia and the Andes).
Another very interesting aspect is sleeping in families' homes in these villages in the middle of nowhere. You eat and sleep quite well; it's clean but not for the picky ones. Because, in fact, everything in Bolivia is beautiful but also a bit rundown. Unpaved roads are a metaphor for this journey or for Bolivia.
Houses are simple, rooms too. A bed, a pillow, sheets, a blanket, and a nightstand. There's no bedside lamp or a chair to put your clothes on, and no electricity near the bed. The choice of the house to stay in depends on the agency and availability. There might not be hot water, and you might have to share the room with someone. Generally, they always assure you a shower in three days. The internet doesn't exist. Or rather, you can connect for a fee. Sometimes. It seems quite senseless to me.
What do you eat? Avocado, tomatoes, soups, chicken, potatoes, cheese, papaya, fried banana, rice. Sometimes you have breakfast outdoors, and the driver sets up a banquet with bread, avocado, tomatoes, coffee, coca tea.
On the third day, you arrive in Uyuni, which, as Selvaggia Lucarelli (ndr. an Italian journalist) says, is truly the ugliest city in the world. The alarm goes off at 4:45 am, and maybe the Salar is like the most incredible thing you've seen in your life. Maybe it's also the context: your phone never has a signal, you only talk to some travel companions and locals who have never stepped out of the desert. You eat healthily, go to bed at 9 in the evening, so tired. It's a lot, too much to process, but maybe that's why you travel, to get lost in landscapes and unimaginable experiences. In this case, also in coca leaves.
Have you been to the Salar de Uyuni? Tell me in the comments. As you know, when I see a comment and a like, I'm the happiest person in the world!
Song to listen to on loop while crossing the Salar de Uyuni...
If you want, you can do a lot of beautiful things. And not just here, but also in life.
You can:
Leave me a like
Write a comment
Forward this newsletter to a friend
Share the newsletter on your social media
Unsubscribe from this newsletter (I'll be sad)
La Bolivia 😍 il salar e le lagune d’alta quota 😍 Ci sono stato due volte! Che posti fantastici!
A quando un tuo libro? Sarà sicuramente un successo 💪🏼