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Cristiano Guidetti's avatar

Premettendo che comunque è una scelta del tutto personale e caratteriale, secondo me sono 2 i piani di ragionamento e sono diversi.

Il primo è quello del viaggio "semplice" e, a seconda delle persone, io non ci trovo nulla di male a volere tutto organizzato, soprattutto per chi ha tempi stretti di 1 o 2 settimane. Che poi io sia diverso non conta, non ci trovo comunque nulla di male.

Dall'altra parte un possibile trasferimento (Australia, Regno Unito, Spagna, ovunque). In questo caso è assurdo credere di poter organizzare tutto dall'Italia e arrivare con qualcosa di pronto per il futuro, dettato da una società e una cultura sbagliata e irreale anche. Rischioso soprattutto... dovremmo tutti voler avere un appoggio provvisorio (con tutte le avventure che racconti) e vedere coi nostri occhi una possibile stanza o un appartamento per i prossimi mesi. Valutare questo e quello.

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Ilaria's avatar

Mi piace il tuo ragionamento. Anche io non viaggio organizzata, ma capisco che se un viaggiatore ha poco tempo e ha già le idee chiare su cosa vuole vedere, ci sta che prenoti. Per quanto riguarda il trasferimento, mi dispiace che si sia creata l'illusione che si possa partire con lavoro e casa già in mano. Molte volte mi viene detto lavoro con vitto e alloggio. Ma non è una stagione sulle Dolomiti ahahha

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Pimentella's avatar

In questi giorni stavo proprio cercando di immaginare il mio futuro ma, dopo aver letto il tuo articolo, preferisco prendermi il lusso di non sapere. Voglio lasciare spazio all’improvvisazione!

Grazie mille per la citazione e a presto!

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Ilaria's avatar

Basta non organizziamo più nulla ahhaha

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