Allora dicevamo, la scorsa settimana. Il Salkantay Trek, quel duro cammino di cinque giorni, che ti porta al Machu Picchu. A me è sembrato tutto così delicato, senza rumore, così dolce, questa foschia che avvolge le montagne peruviane, così verdi. E questa vegetazione così tropicale, così rigogliosa.
La cosa che mi è piaciuta di più è stata la sera passata a Llactapata, una tappa opzionale, ma secondo me irrinunciabile, per altre tre ore di salita, gratuite.
Ciao sono Ilaria! Continuo il racconto del mio trekking, che ho fatto ad aprile 2023, appena terminata la stagione delle piogge in Perù. Raccolgo qui il mio percorso, perché magari può essere utile a chi vuole fare un’esperienza bella e faticosa.
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La signora dolcissima
Nel rifugio c’è una signora che ti accoglie con un sorriso bellissimo. La doccia è calda, il luogo è remoto e quando dico remoto, significa che le prime altre case sono a tre ore di cammino a piedi.
La signora mi chiede se voglio una birra Cusqueña e mi prepara i pop corn per l’aperitivo. Daiiiii.
Anche da lei, come nelle altre famiglie, dormire, colazione e cena costa meno di 30 euro.
Per cena mi ha preparato una vellutata di verdure guarnita con l’avocado fresco e uno spezzatino con verdure. E per finire cioccolata calda.
Poi quando sono andata a dormire, alle 9 di sera, l’ho vista in cucina che mangiava con la sua famiglia.
Ridevano, parlavano animatamente e il cibo a tavola sembrava delizioso.
Qui in Perù, ho sempre mangiato benissimo. Negli anni ho imparato a scegliere dove mangiare, ma in Perù non puoi sbagliare.
Tutto sano, fresco, senza condimenti. Cioè a dire la verità, con il pane, ti portano anche delle salsine buonissime, che io evito, perché creano dipendenza.
La prima volta che ho visto il Machu Picchu
Poi la mattina dopo mi sveglio e la camera ha delle vetrate enormi, è un bungalow in mezzo alla natura.
Sempre queste montagne verdi, questa foschia. Preparo lo zaino e schiarisce.
Si vede il Machu Picchu.
Cioè sono sulla montagna di fronte al Machu Picchu. Il pianto mi pare d’obbligo.
Sinceramente quando ho prenotato, non lo sapevo.
Anche perché la prenotazione significa un messaggio su WhatsApp.
E la signora, quando mi ha visto arrivare sfatta, con la frontale, alle 7 di sera, quasi non ci credeva.
Qui il sole tramonta alle 6-6.30 di sera.
Le avevo promesso che sarei arrivata.
Ed eccomi qui.
In questa tappa imperdibile.
Per colazione la signora ha preparato i pancakes.
Con il caffè coltivato a qualche chilometro più in là e il succo di frutta fresco come si fa qui. Ricetta: prendi uno o più frutti freschi, li metti nel frullatore, servi il succo.
La saluto con un abbraccio e di nuovo mi commuovo. Non la voglio salutare. Voglio restare qui a Llactapata.
Ma un po’ come la metafora di questo viaggio, m’incammino verso una nuova meta.
La mia prossima tappa sarà Aguas Calientes, la cittadina troppo turistica, da cui si parte per visitare il Machu Picchu.
Con il mio ritmo estasiato ad ogni passo ci metterò 9 ore.
Continua la prossima settimana…
Leggi il racconto precedente…
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Other beautiful things about the Salkantay Trek
So, as we were saying last week: the Salkantay Trek, that challenging five-day journey to Machu Picchu. To me, everything felt so delicate, so quiet, so sweet—the mist wrapped around Peru’s green mountains, and this vegetation so lush and tropical.
The part I loved most was the night spent at Llactapata, an optional but, in my opinion, unmissable stop for another three hours of uphill hiking.
Hi, I’m Ilaria! Here’s more of my trek, which I completed in April 2023, just after the rainy season in Peru. I’m sharing my journey in case it might inspire others who are looking for a beautiful but challenging experience.
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The sweetest lady
At the lodge, there was a lovely lady with a radiant smile. The shower was warm, the place remote—and when I say remote, I mean the nearest houses are a three-hour hike away.
She asked if I’d like a Cusqueña beer and prepared popcorn for an aperitivo. How could I say no?
At her place, like with other families, dinner, bed, and breakfast cost less than 30 euros.
For dinner, she made a vegetable soup garnished with fresh avocado and a stew with vegetables. And to finish, hot chocolate.
Then, when I went to bed at 9 p.m., I saw her in the kitchen, sharing a meal with her family.
They were laughing, chatting animatedly, and the food looked delicious.
Here in Peru, I’ve always eaten well. Over the years, I’ve learned how to choose the best spots, but in Peru, you can’t go wrong.
Everything is fresh, healthy, and lightly seasoned. Though to be honest, with the bread, they bring out some amazing sauces—which I avoid because they’re addictive!
The first time I saw Machu Picchu
The next morning, I woke up to huge windows in the room, a bungalow nestled in nature.
Again, those green mountains, that mist. I packed my backpack as the sky cleared.
And there it was—Machu Picchu.
I mean, I was on the mountain across from Machu Picchu. Tears seemed inevitable.
Honestly, when I booked, I didn’t even know.
The “booking” process was literally just a WhatsApp message.
When the lady saw me arrive, exhausted with my headlamp on at 7 p.m., she almost couldn’t believe it.
Here, the sun sets around 6-6:30 p.m.
I had promised her I’d make it.
And here I was.
In this unforgettable stop.
For breakfast, she made pancakes.
With coffee grown just a few kilometers away and freshly made fruit juice, the way it’s done here. Recipe: take one or more fresh fruits, put them in a blender, pour.
I said goodbye with a hug and got emotional again. I didn’t want to leave. I wanted to stay in Llactapata.
But, like the metaphor of this journey, I set off toward a new destination.
My next stop would be Aguas Calientes, the overly touristy town where you start the climb to Machu Picchu.
At my enchanted pace, it’ll take me nine hours.
To be continued next week...
If you want, you can do a lot of beautiful things. And not just here, but also in life.
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