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Marta Brambilla's avatar

Ricordo ancora la mia prima esperienza di "pasta" all'estero. In Scozia: "lasagna" con patatine fritte, nello stesso piatto - ovviamente. Due anni dopo in Germania: le "tag-liatellen" della famiglia che mi ospitava (pronunciato con la G e la L separati, appunto). Erano un blocco unico. Continuerò a non capire. Felice che un mio connazionale ti abbia dato un buon consiglio :-)

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Silvia Amato's avatar

Alcuni dei miei amici spagnoli quando fa la pasta mette l'olio nella pentola dell'acqua perché così non devono girare la pasta (non si attacca) e poi per capire se è cotta, la tirano sulle mattonelle della cucina: se si attacca è cotta (io direi sfatta). Quando ho visto queste dinamiche per la prima volta mi ricordo che feci una faccia allucinata e poi pensai "cavolo, pensano che sia una cosa facilissima e veloce da fare" . Mi viene a mente il film di Checco Zalone che toglie l'insegna al ristorante italiano in Svezias🤣

Per quanto riguarda il trekking, mi piace tantissimo ma devo ammettere che da sola senza nessuno non riuscirei: è un attività che a me da molta forza ma anche che la toglie e il "non si sa mai cosa potrebbe succedere" è li con me 😊

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