In Italia c’è un po’ anche la cultura della paura, secondo me, almeno al nord dove son cresciuta io.
Quindi, non dare confidenza a nessuno è un gran classico ed è il motivo per il quale secondo me, si fa fatica, da donne, a partire per la prima volta.
Partire da soli per me è stata la forma di amore più grande che mi sono donata. La libertà di essere chi voglio e decidere che lato mostrare, e’ rompere i confini, abbattere le paure, condividere, conoscere, scoprire. Questa la vera ricchezza! Ti invidio tanto che stai continuando a farlo e grazie per lo sharing!!
Ciao Ilaria. In effetti ho fatto il mio primo viaggio da solo quasi due anni fa A 61 anni belli e compiuti. Ho preso la mia bicicletta e da Siracusa sono andato alle isole Eolie. Niente di che, niente di avventuroso. Però andare in bici, quindi un viaggio molto lento, scoprendo posti che pur essendo vicino casa, non hai mai guardato perché in macchina vai solamente dal punto a al punto b e’ stata una bella esperienza. Perché non l’ho fatto prima ? Non so rispondere. Lo farò ancora in futuro. Si
Molto interessante il tuo commento. E non saprei rispondere perché io di italiane in un anno di viaggio, ne avrò incontrate un paio, in viaggio da sole. Di non italiane, invece, ne ho viste tantissime, a partire dai 19 anni.
Che strano, io invece ho sempre avuto la sensazione opposta. Dai primi blog di viaggio di inizio anni 2000 alle travel influencer di oggi su Instagram, la sensazione è sempre stata che l'avventura in solitaria fosse molto comune tra le italiane. Per non parlare della community di Nomadi Digitali Italiani di cui faccio parte, tanto è che fin dagli albori c'è anche chi ne ha fatto il proprio personal brand aiutando altre donne a viaggiare da sole (travel coach, si fanno chiamare), perché la diffidenza verso il concetto di viaggiare da soli è comunque molto sentita in generale da molte persone. Per me fu una grande soddisfazione quando spinsi la mia ex a intraprendere i suoi primi viaggi da sola, facendole capire che le limitazioni che sentiva quando viaggiavamo in coppia non sarebbero esistite. Vederla partire per la prima volta, e prenderci poi gusto con dei viaggi successivi, supportarla a distanza e farmi raccontare le sue giornate al telefono è stato sicuramente uno dei momenti più belli della nostra relazione.
Ti scopro con questo bel tema, che mi sta molto a cuore perché dopo tanto averlo desiderato, l’estate 2023 ho potuto fare un viaggio di 10 gg da sola in una meta che ambivo da anni, il Giappone. Fidanzato con ferie finite e io con tanti giorni in più: è stato stupendo e lo rifarei 100 volte! Anzi già mi chiedo se mi ricapiterà mai di avere più vacanze del mio compagno (di vita e di viaggio 😁). Le reazioni di chi mi sta intorno sono state per lo più di stupore e alla domanda “perché tu nn lo avresti fatto?” le risposte che ho collezionato maggiormente:
- paura (onestamente per alcune mete non mi sentirei forse confident neanche io nonostante sia una viaggiatrice, però esistono mete come il Giappone davvero super safe)
- noia (timore di non divertirsi)
- senso di solitudine (spaventati da non parlare con nessuno / stare male da soli. Questo personalmente invece è stata la cosa che ho apprezzato di più - nn avevo voglia di fare amicizia e volevo godermi il mio spazio e il mio tempo, ed è stato pazzesco)
In particolare questa ultima risposta mi è stata data davvero spesso!
Personalmente non credo che potrei mai stare davvero bene in un viaggio di gruppo visto che per me due è il numero massimo consentito per partire, però il mondo è bello perché è vario 🤷🏼♀️
Effettivamente le risposte che hai raccolto sono molto pertinenti e sono cose che pensavo anche io inizialmente, poi mi sono buttata e il mio primo viaggio è stato proprio in Giappone!
Come diceva mio nonno "La paura fa novanta", ma è viaggiando che ho capito che può fare novanta, centoventi o anche trecentocinquanta, l'importante è Vivere.
Noi Italiani c'è una cosa che amiamo fare Giudizio e Pregiudizio, mentre quando sei in viaggio questi pilastri della cultura italiana cadono a terra.
Oltre a questo, ci possiamo aggiungere anche la Paura della Solitudine. Siamo condizionati di dover far le cose assieme ad altre persone affinché siano cose belle, eppure quando spariscono gli amici o le persone, ci dimentichiamo chi siamo. La paura della solitudine si sconfigge dimenticando i Giudizi e Pregiudizi in un cassetto chiuso a chiave, affinché la nostra anima si apra con le altre.
Bella puntata Ilaria.
P.s. grazie di aver suggerito la newsletter e grazie per Ballare anche te a Ritmo di Vita.
Ciao Alessandro, ben trovato! Molto pertinente quello che dici, infatti quando viaggio mi rendo conto di quanto sia facile parlare con altre persone aperte mentalmente!
Nella mia piccola nicchia (di guida turistica siciliana) ho incontrato tante donne italiane che viaggiano sole e pochissimi uomini. Ad occhio dire un rapporto 9:1.
Ciao Ilaria! Grazie per le tue parole, sempre sincere e trasparenti. Mi ci rivedo molto, da viaggiatrice seriale da piu di 10 anni. Ed hai proprio ragione quando dici che gli italiani non viaggiano. Magari li incontri con qualche gruppo o perche' si sono trasferiti per lavorare, ma non viaggiano. Penso che una delle cause principali sia la societa' troppo rigida in cui viviamo, dove a 30 anni dovresti iniziare a mettere su famiglia anziche' viaggiare, dove se hai un fidanzato o un marito e vai via per 3 mesi da sola il piu' delle volte ci si lascia, dove se si ha un lavoro bisogna esserne grati a tutti i costi, anche a costo della propria salute mentale e viaggiare significa chiedere il permesso per andare in vacanza la settimana di ferragosto. Ci si abitua a questa normalita' ed e' quasi impossibile uscire dalla propria comfort zone una volta che la societa' impone limiti etici e morali che non riusciamo neanche piu' a riconoscere. Basterebbe credere un po' di piu' che "abbiamo solo due vite e la prima inizia quando ci accorgiamo di averne una sola". Buon viaggio a te!
Ma anche tutta questa marea di cose da fare che abbiamo, ma è veramente così necessario essere così impegnati? Poi sai magari io parlo perché non ho una famiglia e quindi ho obiettivamente più tempo. In realtà gli italiani viaggiano perché io li vedo un po' ovunque in giro nel mondo, ma viaggiano in gruppo, forse eh, non so
Per quanto riguarda il mio vissuto, le donne che viaggiano da sole ma sono impegnate (categoria che anch'io non pensavo così numerosa) sono quelle con cui sono riuscito a interagire meglio. Una volta venuti a conoscenza della cosa, da ambo le parti continua senza quelle classiche "tensioni" da possibili approccio o no. Chiaramente sono esperienze del tutto personali, ma per me è sempre stato così.
Ciao Ilaria! Sai che sto leggendo un libro di José Ovejero che si intitola proprio "Donne che viaggiano da sole"?? Una serie di racconti (di fantasia) di donne in viaggio con un taglio molto particolare. La trovo una coincidenza interessante 😊😊❤️❤️
Che interessante! Ma sai che ho pensato a te, solo dopo aver scritto questo post? Ed è una coincidenza che tutto stia andando nella stessa direzione delle donne che viaggiano da sole...
È possibile che, soprattutto da giovani, si voglia viaggiare insieme per avere ricordi condivisi (accadeva prima dei social, adesso non so). Lo aggiungo perché non mi sembra di averlo letto nelle tue riflessioni. Ma naturalmente è molto bello anche avere ricordi solo “tuoi”, anch'io ho viaggiato in solitaria 😊
In Italia c’è un po’ anche la cultura della paura, secondo me, almeno al nord dove son cresciuta io.
Quindi, non dare confidenza a nessuno è un gran classico ed è il motivo per il quale secondo me, si fa fatica, da donne, a partire per la prima volta.
Partire da soli per me è stata la forma di amore più grande che mi sono donata. La libertà di essere chi voglio e decidere che lato mostrare, e’ rompere i confini, abbattere le paure, condividere, conoscere, scoprire. Questa la vera ricchezza! Ti invidio tanto che stai continuando a farlo e grazie per lo sharing!!
Tutto vero e grazie per le bellissime parole che dici e per sostenermi sempre ❤️
Ciao Ilaria. In effetti ho fatto il mio primo viaggio da solo quasi due anni fa A 61 anni belli e compiuti. Ho preso la mia bicicletta e da Siracusa sono andato alle isole Eolie. Niente di che, niente di avventuroso. Però andare in bici, quindi un viaggio molto lento, scoprendo posti che pur essendo vicino casa, non hai mai guardato perché in macchina vai solamente dal punto a al punto b e’ stata una bella esperienza. Perché non l’ho fatto prima ? Non so rispondere. Lo farò ancora in futuro. Si
Troppo bello
Che brava, che bello!
parli anche di ragazze under 30? perché tra i giovani è molto meno diffusa questa cosa di viaggiare da soli
Molto interessante il tuo commento. E non saprei rispondere perché io di italiane in un anno di viaggio, ne avrò incontrate un paio, in viaggio da sole. Di non italiane, invece, ne ho viste tantissime, a partire dai 19 anni.
Altra storia ricca di ispirazione
Mi fai venire voglia di rimettermi a scrivere❤️
Grazie, dovresti!
Che strano, io invece ho sempre avuto la sensazione opposta. Dai primi blog di viaggio di inizio anni 2000 alle travel influencer di oggi su Instagram, la sensazione è sempre stata che l'avventura in solitaria fosse molto comune tra le italiane. Per non parlare della community di Nomadi Digitali Italiani di cui faccio parte, tanto è che fin dagli albori c'è anche chi ne ha fatto il proprio personal brand aiutando altre donne a viaggiare da sole (travel coach, si fanno chiamare), perché la diffidenza verso il concetto di viaggiare da soli è comunque molto sentita in generale da molte persone. Per me fu una grande soddisfazione quando spinsi la mia ex a intraprendere i suoi primi viaggi da sola, facendole capire che le limitazioni che sentiva quando viaggiavamo in coppia non sarebbero esistite. Vederla partire per la prima volta, e prenderci poi gusto con dei viaggi successivi, supportarla a distanza e farmi raccontare le sue giornate al telefono è stato sicuramente uno dei momenti più belli della nostra relazione.
Molto bello quello che dici!
Ti scopro con questo bel tema, che mi sta molto a cuore perché dopo tanto averlo desiderato, l’estate 2023 ho potuto fare un viaggio di 10 gg da sola in una meta che ambivo da anni, il Giappone. Fidanzato con ferie finite e io con tanti giorni in più: è stato stupendo e lo rifarei 100 volte! Anzi già mi chiedo se mi ricapiterà mai di avere più vacanze del mio compagno (di vita e di viaggio 😁). Le reazioni di chi mi sta intorno sono state per lo più di stupore e alla domanda “perché tu nn lo avresti fatto?” le risposte che ho collezionato maggiormente:
- paura (onestamente per alcune mete non mi sentirei forse confident neanche io nonostante sia una viaggiatrice, però esistono mete come il Giappone davvero super safe)
- noia (timore di non divertirsi)
- senso di solitudine (spaventati da non parlare con nessuno / stare male da soli. Questo personalmente invece è stata la cosa che ho apprezzato di più - nn avevo voglia di fare amicizia e volevo godermi il mio spazio e il mio tempo, ed è stato pazzesco)
In particolare questa ultima risposta mi è stata data davvero spesso!
Personalmente non credo che potrei mai stare davvero bene in un viaggio di gruppo visto che per me due è il numero massimo consentito per partire, però il mondo è bello perché è vario 🤷🏼♀️
Effettivamente le risposte che hai raccolto sono molto pertinenti e sono cose che pensavo anche io inizialmente, poi mi sono buttata e il mio primo viaggio è stato proprio in Giappone!
Sembra proprio che allora dovrò continuare a seguirti e chissà magari continuare a viaggiare anche da sola 😁
Assolutamente sì a entrambe ❤️
Come diceva mio nonno "La paura fa novanta", ma è viaggiando che ho capito che può fare novanta, centoventi o anche trecentocinquanta, l'importante è Vivere.
Noi Italiani c'è una cosa che amiamo fare Giudizio e Pregiudizio, mentre quando sei in viaggio questi pilastri della cultura italiana cadono a terra.
Oltre a questo, ci possiamo aggiungere anche la Paura della Solitudine. Siamo condizionati di dover far le cose assieme ad altre persone affinché siano cose belle, eppure quando spariscono gli amici o le persone, ci dimentichiamo chi siamo. La paura della solitudine si sconfigge dimenticando i Giudizi e Pregiudizi in un cassetto chiuso a chiave, affinché la nostra anima si apra con le altre.
Bella puntata Ilaria.
P.s. grazie di aver suggerito la newsletter e grazie per Ballare anche te a Ritmo di Vita.
Ciao Alessandro, ben trovato! Molto pertinente quello che dici, infatti quando viaggio mi rendo conto di quanto sia facile parlare con altre persone aperte mentalmente!
Grazie Ilaria, io sono proprio una di quelle che descrivi 🙂 mi ha colpito il dettaglio dei capelli raccolti... Io li ho raccolti molto spesso 😊
L'ho detto un po' a caso, anche se è vero, è una cosa che ho notato!
Nella mia piccola nicchia (di guida turistica siciliana) ho incontrato tante donne italiane che viaggiano sole e pochissimi uomini. Ad occhio dire un rapporto 9:1.
Ah vedi che differenza schiacciante, grazie per il tuo contributo!
Ciao Ilaria! Grazie per le tue parole, sempre sincere e trasparenti. Mi ci rivedo molto, da viaggiatrice seriale da piu di 10 anni. Ed hai proprio ragione quando dici che gli italiani non viaggiano. Magari li incontri con qualche gruppo o perche' si sono trasferiti per lavorare, ma non viaggiano. Penso che una delle cause principali sia la societa' troppo rigida in cui viviamo, dove a 30 anni dovresti iniziare a mettere su famiglia anziche' viaggiare, dove se hai un fidanzato o un marito e vai via per 3 mesi da sola il piu' delle volte ci si lascia, dove se si ha un lavoro bisogna esserne grati a tutti i costi, anche a costo della propria salute mentale e viaggiare significa chiedere il permesso per andare in vacanza la settimana di ferragosto. Ci si abitua a questa normalita' ed e' quasi impossibile uscire dalla propria comfort zone una volta che la societa' impone limiti etici e morali che non riusciamo neanche piu' a riconoscere. Basterebbe credere un po' di piu' che "abbiamo solo due vite e la prima inizia quando ci accorgiamo di averne una sola". Buon viaggio a te!
Ma anche tutta questa marea di cose da fare che abbiamo, ma è veramente così necessario essere così impegnati? Poi sai magari io parlo perché non ho una famiglia e quindi ho obiettivamente più tempo. In realtà gli italiani viaggiano perché io li vedo un po' ovunque in giro nel mondo, ma viaggiano in gruppo, forse eh, non so
Come sempre, uno scorcio di costume con molta poesia, grazie!
Grazie Nello ❤️
Per quanto riguarda il mio vissuto, le donne che viaggiano da sole ma sono impegnate (categoria che anch'io non pensavo così numerosa) sono quelle con cui sono riuscito a interagire meglio. Una volta venuti a conoscenza della cosa, da ambo le parti continua senza quelle classiche "tensioni" da possibili approccio o no. Chiaramente sono esperienze del tutto personali, ma per me è sempre stato così.
Probabilmente lo pensiamo anche noi donne al contrario. È vero che in viaggio, c'è più una tendenza all'approccio che nella tua routine.
Ciao Ilaria! Sai che sto leggendo un libro di José Ovejero che si intitola proprio "Donne che viaggiano da sole"?? Una serie di racconti (di fantasia) di donne in viaggio con un taglio molto particolare. La trovo una coincidenza interessante 😊😊❤️❤️
Che interessante! Ma sai che ho pensato a te, solo dopo aver scritto questo post? Ed è una coincidenza che tutto stia andando nella stessa direzione delle donne che viaggiano da sole...
Non sono incline a credere alle coincidenze 😘
È possibile che, soprattutto da giovani, si voglia viaggiare insieme per avere ricordi condivisi (accadeva prima dei social, adesso non so). Lo aggiungo perché non mi sembra di averlo letto nelle tue riflessioni. Ma naturalmente è molto bello anche avere ricordi solo “tuoi”, anch'io ho viaggiato in solitaria 😊
Giusto, non ci avevo pensato!