grazie di cuore per la condivisione Ilaria! e..ti capiamo bene! stiamo vivendo la vita che desideriamo, lottando con quella sensazione di essere in bilico fra gioia e felicità, temendo a volte di apparire sfrontati, tenendoci stretto il tempo prezioso in modo forse a volte un po' egoista all'apparenza.. insomma.. non siamo mai nello stesso posto ma a noi poco importa, siamo sempre a casa! un abbraccio
Che bello dev'essere vivere la vita che si desidera. La tua sembra fighissima:)
Alle superiori, all'università, sognavo di viaggiare, ma intanto andavo a lavorare perché mia mamma non si poteva certo permettere l'erasmus. Alla vigilia della laurea triennale, ho scoperto di aspettare due gemelle e un anno dopo è arrivata anche la mia terza figlia. Da allora ho sempre desiderato disperatamente viaggiare, ma ho voluto dare loro la vita più serena possibile, così mi sono inventata un lavoro, comprata una casa in collina, ed eccomi qua. Non vesto da ufficio, spesso arrivo a sera che non ho fatto neanche una cosa che mi andava di fare, ogni giorno da 19 anni sono stanca morta. Ma so perché lo faccio, sempre. E ora che loro stanno diventando indipendenti, sto ricominciando a chiedermi come potrebbe essere una vita che mi somigli. In ogni caso, è un bel viaggio.
Ah grazie, forse l'importante è che prima o poi ce lo chiediamo, come vorremmo la nostra vita. Io ad esempio la tua esperienza di maternità non l'ho vissuta e forse tra le tante cose che ho sacrificato per la libertà come la intendevo io, c'è anche questa.
Ma come si chiamano, questi caffè in corso Buenos Aires? Che ogni volta che torno a Milano non so mai dove infilarmi per qualche ora. O forse intendi proprio… Buenos Aires??? 😅
È che sono proprio a Buenos Aires, in Argentina! A me personalmente la tessera di We Work ha svoltato la vita, in giro per il mondo e a Milano. In alternativa puoi provare Base, Combo e Tenoha zona Navigli, che è dove mi aggiro io quando sono a Milano, in altri quartieri non saprei cosa consigliarti
Se escludiamo alcune meravigliose realtà testate in giro per il mondo, il coworking non mi permette di essere produttivo. Sembra appunto di essere sempre in un luogo bolla dove vai per conoscere persone come te che lavorano in viaggio. Eventi a ogni ora del giorno, quasi l'obbligo di socializzare.
Invece i bar sono un bellissimo mondo in cui, anche il rumore delle stoviglie e il chiacchiericcio mi rende molto produttivo.
Ma i luoghi che amo di più per lavorare quando sono in giro (se esistono) sono le biblioteche.
Qui e nei bar ho partorito i progetti più proficui e soddisfacenti degli ultimi 5 anni 😃
Per il resto ho appena finito di fare un paio di cose importanti e ti commento questo post con il laptop appoggiato a un cuscino seduto su un letto di hotel a Siem Reap. Si slavoricchia da qualsiasi posto insomma! 😂
Le biblioteche effettivamente non le ho mai provate, ma sembrano un luogo magico. Cioè le ho provate solo all’università e sembravano dei co-working ante literam per quanto si chiacchierava!! Comunque se ci pensi, ognuno si concentra con il proprio rumore preferito 😂
(piccolo typo nel titolo del paragrafo: la prima vita prima) Melbourne e' veramente eye-opening quando si tratta di business vero? Che azienda avevi? Sono curiosa :) Mi riconosco tantissimo nelle tue parole, vivere la vita che si vuole e' una sensazione magnifica ma, al contrario di te, vestirmi per andare in ufficio, le ore al computer, lo stesso tragitto, mi rendono felice. sono esattamente dove ho sempre voluto essere! (io dico: tra le nuvole, data l'altitudine dei miei grattacieli quotidiani)
Io credo che noi ci conosciamo, abbiamo qualche amico in comune, io sono di Udine, la mia azienda si chiama Just Australia e ci occupiamo di visti e servizi per l'Australia. Grazie per il typo!
:) wow! So che sarai super-occupata e avrai un sacco di cose da fare e persone da vedere ma mi farebbe piacerissimo conoscerti di persona (un caffe', o un smashed avo on toast haha)
Una volta ho lavorato in ufficio per tre giorni, mi hanno licenziata subito e meno male. Era tutto così tetro e deprimente.
Ora lavoro in un parco sotto la neve (sob), in treni che attraversano le steppe, alle frontiere tra i paesi dell’Est Europa, in un baretto pieno di vecchi marocchini che fumano. La settimana scorsa mi sono ritrovata a lavorare con il mio pc da una base militare americana 🤷♀️ non potrei essere più felice, però.
grazie di cuore per la condivisione Ilaria! e..ti capiamo bene! stiamo vivendo la vita che desideriamo, lottando con quella sensazione di essere in bilico fra gioia e felicità, temendo a volte di apparire sfrontati, tenendoci stretto il tempo prezioso in modo forse a volte un po' egoista all'apparenza.. insomma.. non siamo mai nello stesso posto ma a noi poco importa, siamo sempre a casa! un abbraccio
Grazie a voi per i racconti di viaggio!
Che bello dev'essere vivere la vita che si desidera. La tua sembra fighissima:)
Alle superiori, all'università, sognavo di viaggiare, ma intanto andavo a lavorare perché mia mamma non si poteva certo permettere l'erasmus. Alla vigilia della laurea triennale, ho scoperto di aspettare due gemelle e un anno dopo è arrivata anche la mia terza figlia. Da allora ho sempre desiderato disperatamente viaggiare, ma ho voluto dare loro la vita più serena possibile, così mi sono inventata un lavoro, comprata una casa in collina, ed eccomi qua. Non vesto da ufficio, spesso arrivo a sera che non ho fatto neanche una cosa che mi andava di fare, ogni giorno da 19 anni sono stanca morta. Ma so perché lo faccio, sempre. E ora che loro stanno diventando indipendenti, sto ricominciando a chiedermi come potrebbe essere una vita che mi somigli. In ogni caso, è un bel viaggio.
Ah grazie, forse l'importante è che prima o poi ce lo chiediamo, come vorremmo la nostra vita. Io ad esempio la tua esperienza di maternità non l'ho vissuta e forse tra le tante cose che ho sacrificato per la libertà come la intendevo io, c'è anche questa.
Ma come si chiamano, questi caffè in corso Buenos Aires? Che ogni volta che torno a Milano non so mai dove infilarmi per qualche ora. O forse intendi proprio… Buenos Aires??? 😅
È che sono proprio a Buenos Aires, in Argentina! A me personalmente la tessera di We Work ha svoltato la vita, in giro per il mondo e a Milano. In alternativa puoi provare Base, Combo e Tenoha zona Navigli, che è dove mi aggiro io quando sono a Milano, in altri quartieri non saprei cosa consigliarti
Grazie mille! Buenos Aires è sul mio radar, spero di andarci presto!
Su questo siamo molto diversi 😃
Se escludiamo alcune meravigliose realtà testate in giro per il mondo, il coworking non mi permette di essere produttivo. Sembra appunto di essere sempre in un luogo bolla dove vai per conoscere persone come te che lavorano in viaggio. Eventi a ogni ora del giorno, quasi l'obbligo di socializzare.
Invece i bar sono un bellissimo mondo in cui, anche il rumore delle stoviglie e il chiacchiericcio mi rende molto produttivo.
Ma i luoghi che amo di più per lavorare quando sono in giro (se esistono) sono le biblioteche.
Qui e nei bar ho partorito i progetti più proficui e soddisfacenti degli ultimi 5 anni 😃
Per il resto ho appena finito di fare un paio di cose importanti e ti commento questo post con il laptop appoggiato a un cuscino seduto su un letto di hotel a Siem Reap. Si slavoricchia da qualsiasi posto insomma! 😂
Le biblioteche effettivamente non le ho mai provate, ma sembrano un luogo magico. Cioè le ho provate solo all’università e sembravano dei co-working ante literam per quanto si chiacchierava!! Comunque se ci pensi, ognuno si concentra con il proprio rumore preferito 😂
(piccolo typo nel titolo del paragrafo: la prima vita prima) Melbourne e' veramente eye-opening quando si tratta di business vero? Che azienda avevi? Sono curiosa :) Mi riconosco tantissimo nelle tue parole, vivere la vita che si vuole e' una sensazione magnifica ma, al contrario di te, vestirmi per andare in ufficio, le ore al computer, lo stesso tragitto, mi rendono felice. sono esattamente dove ho sempre voluto essere! (io dico: tra le nuvole, data l'altitudine dei miei grattacieli quotidiani)
Io credo che noi ci conosciamo, abbiamo qualche amico in comune, io sono di Udine, la mia azienda si chiama Just Australia e ci occupiamo di visti e servizi per l'Australia. Grazie per il typo!
e' raro trovare persone del Nord Italia qui a Melbourne! non credo di aver mai sentito di Just Australia ma forse e' perche non sono nel settore...
Certo, super volentieri, o un vino!
Noi esistiamo dal 2014, magari non hai avuto bisogno di noi o ti sei trasferita prima!
Ma dai!! Mi sono trasferita nel 2015. Sei mai in sede? L' azienda è sempre tua giusto?
Da gennaio torno qualche mese in Australia, sempre mia!
:) wow! So che sarai super-occupata e avrai un sacco di cose da fare e persone da vedere ma mi farebbe piacerissimo conoscerti di persona (un caffe', o un smashed avo on toast haha)
Una volta ho lavorato in ufficio per tre giorni, mi hanno licenziata subito e meno male. Era tutto così tetro e deprimente.
Ora lavoro in un parco sotto la neve (sob), in treni che attraversano le steppe, alle frontiere tra i paesi dell’Est Europa, in un baretto pieno di vecchi marocchini che fumano. La settimana scorsa mi sono ritrovata a lavorare con il mio pc da una base militare americana 🤷♀️ non potrei essere più felice, però.
Ti capisco!