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Bella questa newsletter in cui ammetti i tuoi limiti e li "accetti". Davvero! Mi è piaciuta un sacco, proprio perché fuori dal coro e mosca bianca. Sono sempre tutte e soltanto: "Se vuoi, puoi!" E io ho sempre pensato: "Ma anche no!" 😂

P.S.: Pure io non amo la vela, ma per motivi diversi. Odio stare troppo al sole, ho una pelle chiarissima e mi innervosisco dopo 30 minuti di quella vita.

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Ahh grazie, effettivamente in questo caso pure se vuoi, non puoi!

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Molto bello ammettere anche le sconfitte.

Alla fine, quello che conta sono i bei ricordi.

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Bell'articolo! Penso che alla fine tu abbia avuto comunque una bella, una cosa da raccontare anche se non è finita come volevi. Dal mio punto di vista hai provato e hai capito che non fa per te, ora lo sai.

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Si è vero, meglio provare un po' tutto, anche per conoscersi meglio

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Ciao! Non ho mai provato a “guidare” (😅) la barca a vela, ma penso che la mia esperienza sarebbe un po’ tragicomica come la tua. Non sono portata nemmeno da passeggera con la nausea che ho, figuriamoci il resto. Comunque grandissima per averci provato e non avere ricevuto il diploma mi pare un vanto: in quanti possono raccontarlo!?

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Ma veramente 😂 meno male che mi capisci!

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Ciao, hai una scrittura molto piacevole e, cosa non scontata di questi tempi, una punteggiatura impeccabile. Sono stata a Caprera per tre stagioni, 1977, 78, 79. All’epoca i corsi duravano due settimane. Era già così come tu la descrivi, solo che la cuoca era una signora, la mitica Maria. Durante la mia comandata di cucina, la aiutai a impanare 140 cotolette, e so’ soddisfazioni 😉. Ho conosciuto tante belle persone, con alcune sono ancora in contatto, dopo quasi 50 anni. Su di me Caprera ha avuto un altro effetto, una specie di imprinting: e adesso che sono in pensione, vivo in barca 6 mesi l’anno. Buon vento!

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