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Jul 24Liked by Ilaria

Quello che descrivi è un obiettivo che per molti è davvero difficile da perseguire, ma che, una volta raggiunto, se inteso come necessario, ha tutto il sapore di una grande conquista! A volte direi di no a qualcosa equivale a dire di sì a se stessi, e non c'è niente di più bello, a mio avviso.

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Sono molto d’accordo, bellissime parole

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Riflessione interessante. Personalmente, vivo come se fossi in viaggio da quando sono rientrata dal Giappone quindi, anche se ovviamente il mio tempo in viaggio si dilata, anche quello che trascorro a casa non è (quasi) mai frenetico o super impegnato. Credo sia una questione di consapevolezza e di scelte, di dare valore a ciò che per noi davvero ne ha. Sono anni che non perdo tempo con cose inutili, persone vuote (con qualche eccezione, perché non vivo su Marte).

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Che bello, ti capisco e anche io vivo così da qualche anno, ogni decisione è dettata dal tempo che mi toglierà o che mi darà. Si sta meglio!

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Ah decisamente! :-)

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È davvero incredibile come il tempo sia malleabile in base al modo in cui decidiamo di rapportarci ad esso.

Il paradosso è che più cerchiamo di sfruttarlo e meno viviamo pienamente. Pianifichiamo per non sprecare nemmeno un minuto, ma più lo facciamo e meno siamo presenti. Il tempo più ricco della nostra vita è quello che passiamo senza avere troppi piani, seguendo semplicemente il flusso degli avvenimenti e il ritmo unico di ogni giornata. Ed è per questo che viaggiare (viaggiare per davvero) è l’esperienza più arricchente che ogni essere umano possa mai sperimentare. È come se ci permettesse di dilatare il tempo e vivere di più.

Bell’articolo, Ilaria! Grazie, mi ha fatto riflettere :)

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Sono molto d’accordo, il tempo più pieno è quello più vuoto 😂 che poi è il senso della meditazione e di tutte le discipline che ci dicono di lasciare andare, togliere…

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Jul 24Liked by Ilaria

Ciao! Una domanda fuori tema, se posso 🙏🏻 Da persona che ha iniziato a viaggiare da sola abbastanza tardi (intorno ai 35), mi sono sentita un po’ un pesce fuor d’acqua in ostello, trovando praticamente solo persone con 10-15 anni meno di me… Casualità, o è effettivamente difficile trovare 40/50/60enni negli ostelli?

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Mi sembra un’ottima domanda e mi sono posta anche io questo dilemma, inizialmente. Anche io ho iniziato a viaggiare sola a 35 anni per gli ostelli e mi ricordo che ai nuovi amici dicevo: “Ho 32 anni”. Secondo me, nel Sud Est Asiatico ci sono backpacker molto giovani, rispetto a Sud e Centro America. Con gli anni ho imparato a prenotare ostelli più costosi, frequentare i coworking, gli studi di yoga e adesso ci sono molti coliving, dove ci sono persone più grandi che magari viaggiano e lavorano. Per gli ostelli, io sono dell’idea che se scegli quello un po’ più costoso, trovi persone più grandi. C’è anche gente che ha 50-60 anni e dorme in camerata. Con il tempo ho iniziato anche a non pensarci, perché il viaggio non ha età e anche agli altri viaggiatori non interessa molto quanti anni tu abbia, anzi spesso è un plus avere più esperienza. Un abbraccio

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Grazie ☺️

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Ciao, il valore del tempo è una tematica interessante e che ognuno di noi secondo me deve prendere in considerazione per vivere una vita piena di significato e non sopravvivere. A mio avviso che sia in città o in vacanza o in giro per il mondo è indispensabile vivere in modo da garantire qualità al proprio tempo e non fare cose così tanto per occupare il proprio tempo e trovarsi esausti e demotivati. Secondo me i no a ciò che non è indispensabile fare servono per darsi delle priorità e per mettere in luce ciò che ci fa' stare veramente bene. La priorità è il nostro benessere.

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