È davvero incredibile come il tempo sia malleabile in base al modo in cui decidiamo di rapportarci ad esso.
Il paradosso è che più cerchiamo di sfruttarlo e meno viviamo pienamente. Pianifichiamo per non sprecare nemmeno un minuto, ma più lo facciamo e meno siamo presenti. Il tempo più ricco della nostra vita è quello che passiamo senza avere troppi piani, seguendo semplicemente il flusso degli avvenimenti e il ritmo unico di ogni giornata. Ed è per questo che viaggiare (viaggiare per davvero) è l’esperienza più arricchente che ogni essere umano possa mai sperimentare. È come se ci permettesse di dilatare il tempo e vivere di più.
Bell’articolo, Ilaria! Grazie, mi ha fatto riflettere :)
Sono molto d’accordo, il tempo più pieno è quello più vuoto 😂 che poi è il senso della meditazione e di tutte le discipline che ci dicono di lasciare andare, togliere…
Ciao! Una domanda fuori tema, se posso 🙏🏻 Da persona che ha iniziato a viaggiare da sola abbastanza tardi (intorno ai 35), mi sono sentita un po’ un pesce fuor d’acqua in ostello, trovando praticamente solo persone con 10-15 anni meno di me… Casualità, o è effettivamente difficile trovare 40/50/60enni negli ostelli?
Mi sembra un’ottima domanda e mi sono posta anche io questo dilemma, inizialmente. Anche io ho iniziato a viaggiare sola a 35 anni per gli ostelli e mi ricordo che ai nuovi amici dicevo: “Ho 32 anni”. Secondo me, nel Sud Est Asiatico ci sono backpacker molto giovani, rispetto a Sud e Centro America. Con gli anni ho imparato a prenotare ostelli più costosi, frequentare i coworking, gli studi di yoga e adesso ci sono molti coliving, dove ci sono persone più grandi che magari viaggiano e lavorano. Per gli ostelli, io sono dell’idea che se scegli quello un po’ più costoso, trovi persone più grandi. C’è anche gente che ha 50-60 anni e dorme in camerata. Con il tempo ho iniziato anche a non pensarci, perché il viaggio non ha età e anche agli altri viaggiatori non interessa molto quanti anni tu abbia, anzi spesso è un plus avere più esperienza. Un abbraccio
Quello che descrivi è un obiettivo che per molti è davvero difficile da perseguire, ma che, una volta raggiunto, se inteso come necessario, ha tutto il sapore di una grande conquista! A volte direi di no a qualcosa equivale a dire di sì a se stessi, e non c'è niente di più bello, a mio avviso.
Riflessione interessante. Personalmente, vivo come se fossi in viaggio da quando sono rientrata dal Giappone quindi, anche se ovviamente il mio tempo in viaggio si dilata, anche quello che trascorro a casa non è (quasi) mai frenetico o super impegnato. Credo sia una questione di consapevolezza e di scelte, di dare valore a ciò che per noi davvero ne ha. Sono anni che non perdo tempo con cose inutili, persone vuote (con qualche eccezione, perché non vivo su Marte).
È davvero incredibile come il tempo sia malleabile in base al modo in cui decidiamo di rapportarci ad esso.
Il paradosso è che più cerchiamo di sfruttarlo e meno viviamo pienamente. Pianifichiamo per non sprecare nemmeno un minuto, ma più lo facciamo e meno siamo presenti. Il tempo più ricco della nostra vita è quello che passiamo senza avere troppi piani, seguendo semplicemente il flusso degli avvenimenti e il ritmo unico di ogni giornata. Ed è per questo che viaggiare (viaggiare per davvero) è l’esperienza più arricchente che ogni essere umano possa mai sperimentare. È come se ci permettesse di dilatare il tempo e vivere di più.
Bell’articolo, Ilaria! Grazie, mi ha fatto riflettere :)
Sono molto d’accordo, il tempo più pieno è quello più vuoto 😂 che poi è il senso della meditazione e di tutte le discipline che ci dicono di lasciare andare, togliere…
Ciao! Una domanda fuori tema, se posso 🙏🏻 Da persona che ha iniziato a viaggiare da sola abbastanza tardi (intorno ai 35), mi sono sentita un po’ un pesce fuor d’acqua in ostello, trovando praticamente solo persone con 10-15 anni meno di me… Casualità, o è effettivamente difficile trovare 40/50/60enni negli ostelli?
Mi sembra un’ottima domanda e mi sono posta anche io questo dilemma, inizialmente. Anche io ho iniziato a viaggiare sola a 35 anni per gli ostelli e mi ricordo che ai nuovi amici dicevo: “Ho 32 anni”. Secondo me, nel Sud Est Asiatico ci sono backpacker molto giovani, rispetto a Sud e Centro America. Con gli anni ho imparato a prenotare ostelli più costosi, frequentare i coworking, gli studi di yoga e adesso ci sono molti coliving, dove ci sono persone più grandi che magari viaggiano e lavorano. Per gli ostelli, io sono dell’idea che se scegli quello un po’ più costoso, trovi persone più grandi. C’è anche gente che ha 50-60 anni e dorme in camerata. Con il tempo ho iniziato anche a non pensarci, perché il viaggio non ha età e anche agli altri viaggiatori non interessa molto quanti anni tu abbia, anzi spesso è un plus avere più esperienza. Un abbraccio
Grazie ☺️
Quello che descrivi è un obiettivo che per molti è davvero difficile da perseguire, ma che, una volta raggiunto, se inteso come necessario, ha tutto il sapore di una grande conquista! A volte direi di no a qualcosa equivale a dire di sì a se stessi, e non c'è niente di più bello, a mio avviso.
Sono molto d’accordo, bellissime parole
Riflessione interessante. Personalmente, vivo come se fossi in viaggio da quando sono rientrata dal Giappone quindi, anche se ovviamente il mio tempo in viaggio si dilata, anche quello che trascorro a casa non è (quasi) mai frenetico o super impegnato. Credo sia una questione di consapevolezza e di scelte, di dare valore a ciò che per noi davvero ne ha. Sono anni che non perdo tempo con cose inutili, persone vuote (con qualche eccezione, perché non vivo su Marte).
Che bello, ti capisco e anche io vivo così da qualche anno, ogni decisione è dettata dal tempo che mi toglierà o che mi darà. Si sta meglio!
Ah decisamente! :-)