🇵🇪 Salkantay Trek: cose pratiche e riflessioni finali
Salkantay Trek: Practical Tips and Final Reflections
Fallo solo se sei allenato. È dura, a quasi 5 mila metri, non hai fiato. Fortunatamente, più ti avvicini al Machu Picchu e più scendi. Di altitudine.
Io il quarto giorno, ero stremata, ad ogni passo mi facevano male le gambe. Questi trekking ad alta quota, sono durissimi. Lo stesso vale, anche per quelli che sembrano semplici percorsi turistici, come la montagna colorata Vinicunca in Perù, una breve camminata che però ti stecca. Ma allora perché farli? Forse per la bellezza dei luoghi e per come ti senti dopo.
Ciao sono Ilaria! Termina oggi il racconto del mio trekking, che ho fatto ad aprile 2023. In questo articolo ti racconto alcuni dettagli pratici e le mie riflessioni finali. Intanto ti saluto da Buenos Aires.
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Quanto ho speso, come l’ho organizzato, dove ho dormito, cosa ho mangiato.
Day 1
Partenza da Cusco alle 10 del mattino. Salgo su un mini-van che parte quando è pieno. Qui il concetto di tempo è relativo. Durata del viaggio circa tre ore. Costo 20 soles (5 euro).
Arrivo a Mollepata. Salgo su un taxi che in 45 minuti mi porta a Soraypampa. Inizio del cammino. Costo 30 soles, perché lo condivido con due francesi, scappati di casa pure loro.
Il primo giorno si cammina poco, ma quanto basta per spaccarti i polmoni a 4500 metri. Circa tre ore, per vedere la Laguna Humantay. Un lago verde e azzurro che riflette la montagna innevata.
Io l’ho trovato deserto, perché tanto si svegliano tutti all’alba per vederlo tutti, nello stesso momento. E poi si svuota d’improvviso, lasciando posto a chi ha scelto un orario diverso. Una cosa che non ho mai capito.
È ora di farsi una doccetta fredda in un bagno esterno, senza riscaldamento, una cenetta a base di spaghetti troppo al dente e dormire alle 20.30, perché si gela e sono stanca.
Costo dell’operazione 120 soles: cena, dormire, colazione. (30 euro).
Chilometri percorsi: 7
Day 2
Sveglia alle 5.30 del mattino, c’è già luce. Colazione a base di caffè e uova. Oggi è giorno del Salkantay, la montagna che dà il nome al trekking, ben 6272 metri. Il passo è “solo” a 4800. Vuol dire che oggi è il giorno più difficile. Le prime tre ore sono durissime. Si cammina tanto e si sale. E non si respira. Però è bello.
Poi chilometri e chilometri infiniti, per fortuna quasi in pianura. Arrivo a Chuallay stremata e con la frontale. Ormai so che il sole tramonta alle 18. La signora che mi ospita è un po’ scontrosa. E si indigna quando le chiedo un asciugamano.
Un po’ meno del solito prezzo, 90 soles per tutto. Circa 25 euro.
Chilometri percorsi: 22
Day 3
Oggi è il giorno delle piantagioni di caffè e delle piantagioni di Frutto della passione e del Tumbo. Durante il cammino, ti fermi a mangiare i frutti tropicali e a bere il caffè. Bello, vero?
È anche il giorno in cui un pezzo del sentiero è crollato per la pioggia e quindi devi attraversare il fiume e fare un pezzo sulla strada. E come attraversi il fiume?
Con una carrucola. Sospesa sul nulla. Meno male che c’erano altri tre pellegrini così ci siamo tirati a vicenda. Oggi il percorso può fermarsi alle 3 del pomeriggio a Lucmabamba. Ma perché non farsi altre tre ore di salita per vedere il Machu Picchu dalla montagna di fronte?
Nella puntata precedente trovi il racconto del rifugio più bello del mondo e della signora più dolce del mondo, che cucina quasi come mia mamma. Con le ricette peruviane però.
Sempre 120 soles di spesa. I famosi 30 euro.
Chilometri percorsi 22 km
Day 4
È arrivato il momento di avvicinarsi al Machu Picchu.
Destinazione: Aguas Calientes, la cittadina da cui si parte per visitare la città perduta.
Una cosa che mi ha incuriosito è che ad Aguas Calientes puoi arrivarci solo in treno o a piedi, come nel caso del trekking. Altra cosa che mi ha incuriosito è che ci arrivi camminando per tre ore sulle rotaie.
Poi quando senti il fischio del treno, ti sposti. Una volta passato il treno, riprendi il tuo cammino sulle rotaie. All’arrivo ad Aguas Calientes la mia prima tappa è la farmacia per un ibuprofene perché non sento più le gambe, la seconda l’hotel per la doccia e la terza la pizza, per festeggiare.
In fondo il trekking è quasi giunto alla fine. Aguas Calientes è un posto terribile, sembra Dysneland dove non sono mai stata. Luci, rumori e tutti vogliono venderti qualcosa. Che poi che stiano calmi, tanto noi turisti compriamo lo stesso.
Costo 35 euro, inclusa la colazione.
Chilometri percorsi: 18
Day 5
È il giorno del Machu Picchu e merita un racconto a parte.
Salkantay Trek: spesa totale 150 euro, compreso qualche Gatorade, birra e i pranzi al sacco. Escluso l’ingresso al Machu Picchu.
Totale Km percorsi a piedi: 74
Itinerario
Molti si svegliano alle 3 di notte per prendere il minivan da Cusco all’inizio del sentiero, quando invece puoi tranquillamente partire alle 10 del mattino, come ho fatto io bella riposata.
Io queste partenze nel cuore della notte, non le ho mai capite. Ho capito però una cosa fondamentale. Che tutti si accaniscono ad andare all’alba nei posti più belli del mondo. Pensando che non ci sia nessuno. Però ci sono tutti. Quindi ho deciso che me la prendo comoda, niente levatacce e mi godo il posto solo per me. Non ditelo a nessuno.
Dove dormire
Come sappiamo le agenzie ti sconsigliano di farlo da solo, ma si può e si deve fare, senza guida. Io ho fatto una ricerca su Google, capitando sui siti in inglese e in spagnolo di altri viaggiatori che lo hanno fatto da soli. Quindi ho scritto un messaggio WhatsApp ai rifugi che mi hanno risposto piuttosto rapidamente con foto e prezzi.
Poi c'è anche gente che non prenota niente. Parte e lungo il cammino chiede direttamente nei rifugi alle famiglie se c'è posto per dormire e per mangiare nei rifugi. Se la risposta è no, il cugino del fratello ha sicuramente posto.
Non tutti i rifugi saranno perfetti e non tutte le famiglie saranno gentili. Molti agricoltori hanno abbandonato i propri campi per lavorare nel turismo, molto più redditizio. Presi dalla foga del Machu Picchu.
Questo è il motivo per cui non tutti sono professionali, perché non è il loro settore. E mi è capitato in Perù di sentirmi un dollaro che cammina. C’è tanta corsa all’oro.
Cosa portare
Lo spiego per bene, perché ho portato uno zainetto piccolo, da 20 litri. È il kit che preparo ogni volta che faccio un trekking in montagna per qualche giorno.
5 Mutandine
4 Magliette,
Leggings termico
T-shirt termica come pigiama
Bastoncini da trekking
Luce frontale
Coltellino svizzero
2 paia di calzini
Piumino pieghevole
Occhiali da sole
Crema solare
Spazzolino
Dentifricio
Sapone
Shampoo
Pettine
Berretto per il sole
Cuffia per il freddo
Power bank
Caricabatterie
Auricolari
E-book
Passaporto
Portafoglio
Burro cacao
Fazzoletti
Salviette deumidificate
Spray disinfettante.
Tutto bello piegato, nel sacco sottovuoto Decathlon e inserito nello zainetto.
Ho incontrato alcune persone con lo zaino grande, pentite di aver portato troppo. Chi sceglie, invece, di partire con un’agenzia, può contare sull'aiuto dei cavalli.
Cosa ho mangiato
Altro peso aggiunto nello zaino, i pranzi. Cioccolata, frutta secca, frutta disidratata, 3 avocadi, una mini forma di formaggio stagionato. Preso tutto al mercato San Pedro di Cusco prima di partire. A colazione mangiavo le uova, mentre il paninetto lo tenevo da parte per il pranzo. Hai presente quando vai a fare colazione in hotel e ti porti via il cibo di nascosto ? Ecco. Verso le 13 mi fermavo in un bel posto e con il coltellino mi preparavo il panino con avocado e formaggio. Poi frutta disidratata e cioccolato, ciao.
Riflessioni finali
Mi sento orgogliosa di averlo fatto da sola, nonostante mi sia stato sconsigliato. Non perché pericoloso, ma perché pare che veramente in pochissimi sappiano che si può organizzare da soli.
Io non sono tanto per i tour organizzati, li scelgo quando sono davvero la unica opzione per raggiungere luoghi remoti. E quindi cerco di organizzarmi sempre da sola, con tutti gli imprevisti del caso. Ma vengo ripagata dal contatto con i local, che mi aiutano sempre e forse mi stimano per averci provato.
Parlare spagnolo fa la differenza in tutto: nei prezzi e nell’organizzazione. Poi mi piace essere sempre l’unica in mezzo al nulla o in mezzo ai local.
Ho imparato a organizzarmi da sola, senza tour e senza agenzie con l'esperienza, prendendoci la mano. All’inizio partecipavo a tanti più tour. Tutto questo per dire, che vanno benissimo i tour, i viaggi di gruppo, le agenzie, i ritiri. Anche per fare amicizia e stare in compagnia. A seconda del momento della tua vita o del tuo viaggio e delle tue esigenze, puoi scegliere ciò che è adatto a te. Non c’è giusto o sbagliato. Ma se puoi organizzare qualcosa da solo, sarà tutto un po’ più avventuroso!
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Salkantay Trek: Practical Tips and Final Reflections
Do it only if you’re trained. It’s tough—almost 5,000 meters above sea level, and you can barely catch your breath. Fortunately, the closer you get to Machu Picchu, the lower the altitude.
By the fourth day, I was exhausted, and every step made my legs ache. These high-altitude treks are brutal. The same goes for what might seem like easy tourist trails, such as the Rainbow Mountain Vinicunca in Peru—a short hike that still knocks you out.
But why do them? Maybe for the stunning beauty of the places and how you feel afterward.
How much I spent, how I organized it, where I slept, what I ate.
Day 1
Departure from Cusco at 10 a.m. I get on a mini-van that leaves when it’s full. Here, time is a relative concept. Travel time: about three hours. Cost: 20 soles (5 euros).
Arrival in Mollepata. I take a taxi that, in 45 minutes, brings me to Soraypampa. The start of the trek. Cost: 30 soles, as I share it with two French people, also on the run from home.
The first day involves little walking, but enough to take your breath away at 4,500 meters. Around three hours to see Humantay Lake—a green and blue lake that reflects the snowy mountain.
I found it empty since everyone wakes up at dawn to see it at the same time. Then, suddenly, it clears out, leaving space for those who chose a different time. This is something I’ve never understood.
Time for a cold shower in an outdoor bathroom with no heating, dinner with overly al dente pasta, and sleep at 8:30 p.m., because it’s freezing and I’m tired.
Cost for the night: 120 soles, including dinner, bed, and breakfast (30 euros).
Distance covered: 7 km.
Day 2
Wake-up call at 5:30 a.m.; it’s already light. Breakfast of coffee and eggs. Today is Salkantay day, the mountain the trek is named after, at 6,272 meters. The pass is “only” 4,800 meters. This means today is the hardest day. The first three hours are tough—lots of walking uphill with no breath to spare. But it’s beautiful.
Then, miles and miles, thankfully mostly flat. I arrive in Chuallay exhausted, using my headlamp. I know by now that the sun sets at 6 p.m. My host is a bit grumpy and frowns when I ask for a towel.
This night costs a bit less, 90 soles for everything, around 25 euros.
Distance covered: 22 km.
Day 3
Today is the day of coffee, passion fruit, and tumbo plantations. Along the way, you stop to eat tropical fruits and drink coffee. Nice, isn’t it?
It’s also the day when part of the trail has collapsed due to rain, so you have to cross the river and walk along the road for a bit. And how do you cross the river?
With a pulley. Suspended over nothingness. Luckily, there were three other pilgrims, so we helped each other across. Today’s hike can end around 3 p.m. in Lucmabamba. But why not add another three hours uphill to see Machu Picchu from the mountain opposite?
In the previous post, I shared the story of the world's most beautiful shelter and the sweetest lady in the world, who cooks almost as well as my mom, though with Peruvian recipes.
Another 120 soles for the night. The famous 30 euros. Distance covered: 22 km.
Day 4
Time to get closer to Machu Picchu. Destination: Aguas Calientes, the town where you start to visit the lost city.
One thing I found interesting is that Aguas Calientes can only be reached by train or on foot, like on this trek. Another interesting thing is that you walk for three hours along the train tracks.
When you hear the train whistle, you step aside. Once the train passes, you continue walking along the tracks. On arrival in Aguas Calientes, my first stop is the pharmacy for ibuprofen (I can’t feel my legs), the second is the hotel for a shower, and the third is a pizza, to celebrate.
After all, the trek is nearly over. Aguas Calientes is a terrible place; it feels like Disneyland (not that I’ve been). Lights, noise, and everyone trying to sell you something. But they should calm down; we tourists buy anyway.
Cost: 35 euros, including breakfast.
Distance covered: 18 km.
Day 5
It’s Machu Picchu day, and it deserves its own story.
Salkantay Trek: total cost 150 euros, including a few Gatorades, beers, and packed lunches. Excluding the entrance to Machu Picchu.
Total kilometers walked: 74
Itinerary
Many people wake up at 3 a.m. to take the minivan from Cusco to the trailhead, but you can easily leave at 10 a.m., like I did, well-rested.
These middle-of-the-night departures never made sense to me. However, I did figure out one key thing: everyone wants to visit the world’s most beautiful spots at sunrise, thinking they’ll have them all to themselves. But everyone else is there too. So I’ve decided to take my time, skip the early wake-ups, and enjoy the place by myself. Don’t tell anyone.
Where to sleep
As we know, agencies discourage doing this on your own, but it’s possible—and you should—without a guide. I did a Google search, landing on English and Spanish sites by other travelers who did it solo. So, I messaged the shelters on WhatsApp; they responded quickly with photos and prices.
Some people don’t book anything, starting the trek and asking directly at the shelters if there’s space to sleep and eat. If the answer is no, a cousin or brother will surely have a spot.
Not all shelters will be perfect, and not all hosts will be friendly. Many farmers have abandoned their fields to work in tourism, which is far more lucrative. They’re driven by the Machu Picchu gold rush.
This is why not all are professional; it’s not their industry. In Peru, I often felt like a walking dollar. There’s a gold rush going on.
What to bring
I’ll explain this well, as I brought a small 20-liter backpack. It’s the kit I prepare every time I go on a mountain trek for a few days.
5 pairs of underwear
4 T-shirts
Thermal leggings
Thermal T-shirt for pijamas
Trekking poles
Headlamp
Swiss Army knife
2 pairs of socks
Foldable down jacket
Sunglasses
Sunscreen
Toothbrush
Toothpaste
Soap
Shampoo
Comb
Sun hat
Warm beanie
Power bank
Charger
Earphones
E-book
Passport
Wallet
Lip balm
Tissues
Wet wipes
Sanitizing spray
Everything nicely folded, in a vacuum-sealed bag from Decathlon, and packed in the backpack.
I saw some people with large backpacks, regretting they’d brought too much. Those who choose to go with an agency can rely on horses for support.
What I ate
Another extra weight in my backpack was the food. Chocolate, dried fruit, dehydrated fruit, 3 avocados, a small wheel of aged cheese—all bought at the San Pedro Market in Cusco before setting off. I’d eat eggs for breakfast, saving the roll for lunch. You know when you sneak food from the hotel breakfast? That’s it. Around 1 p.m., I’d stop somewhere nice and, with my knife, prepare an avocado and cheese sandwich. Then dried fruit and chocolate—perfect.
Final thoughts
I feel proud to have done it on my own, even though it was discouraged. Not because it’s dangerous, but because very few seem to know it can be done solo.
I’m not really into organized tours; I choose them only when they’re the only option to reach remote places. So I always try to arrange things myself, with all the possible mishaps. But the reward is the connection with locals, who always help and perhaps respect me for trying.
Speaking Spanish makes all the difference, both in prices and organization. And I love being the only one in the middle of nowhere, or among locals.
I’ve learned to organize myself without tours or agencies through experience. At first, I joined many more tours. All this to say that tours, group trips, agencies, retreats—all are great. They’re also good for making friends and being in company. Depending on your stage of life, your journey, and your needs, you can choose what suits you. There’s no right or wrong. But if you can organize something yourself, it’ll be a bit more adventurous!
If you want, you can do a lot of beautiful things. And not just here, but also in life.
You can:
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Chat GPT translated this article
"Che tutti si accaniscono ad andare all’alba nei posti più belli del mondo. Pensando che non ci sia nessuno. Però ci sono tutti."
Troppo vero, è così ovunque!! Sono stato ieri ad Angkor Wat e garantisco, la visita alle 16 è molto più bella e c'è la luce migliore ;)
Sei stata fighissima Ilaria. 👏 mi salvo questo post, non sia mai che mi gira e vado a Ovest per una volta ahha