Brava come sempre, in pochi paragrafi sei riuscita a condensare tanto. E tutto vero. Io, pur essendo una persona molto prolissa quando faccio tutorial o negli altri aspetti del mio lavoro, questo argomento sono arrivato a riassumerlo con 3 parole, quando qualcuno mi ha criticato, quando qualcuno mi ha invidiato, quando qualcuno mi ha esaltato: QUESTIONE DI PRIORITÀ
Il che presuppone tutta una sfera personale immensa, dai desideri alle esigenze, passando da altre decine di aspetti.
Ah... ora che sono più fermo, continuano i "beato te che parti così spesso", o "tu che hai visto il mondo" e ancora "Quanto mi piacerebbe viaggiare come te" 😄
Avrei voluto scrivere tanto di più, perché ci sono mille esempi e considerazioni da fare, io ad esempio non possiedo una macchina dal 2018, ma tutti i miei amici hanno un'auto di proprietà. Tutti e solo vendendo l'auto potresti farti il giro del mondo per qualche mese o per un anno, a seconda della tua bravura a risparmiare e dell'auto ahahahah
Últimamente arrivo lunga a leggerti e ogni volta che ti leggo mi risuonano sempre tanto le tue parole. So cosa vuol dire "disperarsi" per non avere un figlio e adesso accettare che la realtà è un' altra. Chissà magari il prossimo step è proprio un viaggio di solo andata in compagnia di Cristiano. Grazie ❤️🌷
Ma finalmente! Finalmente qualcuno che lo dice! Giusto ieri ce lo chiedevano su Instagram... sicuramente c'è chi riesce a spendere 15euro al giorno, ma a che costo? Al costo di non vedere molte cose, di scroccare passaggi o pasti (mi rendo conto di essere dura sul punto, ma non è questa la sede per approfondire), di viaggiare in maniera spesso superficiale. Viaggiare e lavorare inoltre richiede un costo ulteriore perché la priorità diventa l'equilibrio tra la vita e il lavoro quindi alcune scelte diventano obbligatorie.
Tutto vero quello che dici, da quando viaggio e lavoro contemporaneamente mi rendo conto di aver bisogno di più programmazione e "certezze", anche perché mi piace lavorare in un ambiente carino e comodo!
Principalmente intendo che avendo bisogno di un luogo dove lavorare, magari prenoto con un anticipo se so che quel determinato giorno ho una call o se ho bisogno di terminare un progetto. Quindi improvviso un po' di meno e prenoto ostelli con coworking o ostelli che abbiano vicino un coworking. Un viaggio un po' più calcolato negli spostamenti quando lavoro, invece improvvisato più giorno per giorno quando non lavoro. Poi anche quando lavori, puoi sicuramente cambiare idea da un momento all'altro, per me l'importante è sapere di poter lavorare. Ad esempio, se so che devo fare un viaggio di 12 ore in autobus, magari lo metto di sabato.
Ciao Ilaria e piacere di conoscerti! Innanzitutto ti ringrazio tantissimo per aver menzionato la mia newsletter: quella notifica mi ha presa alla sprovvista ma mi ha fatto anche molto piacere.
Ho letto il tuo articolo con attenzione. Più che viaggiare costa, direi che vivere costa.
Quando sono a Venezia spendo molto di più che in giro per il mondo (ok, dipende da dove sono nel mondo 😊).
E quanto hai ragione sui prezzi del biglietto. Prima volta che sono stata in America 450€ a/r, in Cina pagavo 500/600€ a/r. Ora sta diventando davvero difficile. Ma… sono scelte. E se questa è la mia (nostra) strada, non molleremo.
Grazie a te per essere qui! Sono molto d'accordo con te, vivere costa, magari perché in molti casi gli stipendi non si sono adeguati al costo della vita.
Ciao Ilaria 😊 ti ho scoperta grazie al podcast di Gianni ed è la prima volta che ti leggo qui. Da quello che ho capito, sei partita le prime volte sentendoti "in ritardo" perché era qualcosa che desideravi da tempo, come scrivi anche qui sei sempre andata inconsapevolmente nella direzione di quella libertà.. io ho 24 anni e di tempo ne avrei, oggettivamente, a volte però ho l'impressione che prendere un biglietto e partire sia un mettere in pausa tutto. E allora tutte le altre cose "da fare" (il lavoro, gli amici, il fidanzato, la casa, la macchina.. cito degli esempi)? Dove si incastrano? O meglio, spesso arrivo a chiedermi: dove si incastra il viaggio in tutto questo? Hai mai provato la sensazione che "il da farsi" sia già tutto scritto e hai per caso un consiglio? Ti ringrazio intanto 🤍
Il tuo commento è veramente molto bello e ti ringrazio per aver sollevato il tema! Ti capisco, partendo mi sembrava di tradire "qualcuno" e qualcosa, forse quella strada pre-destinata che tutti si aspettavano che percorressi. Io sono arrivata ad un punto in cui restare sarebbe stato mettere in pausa la vita, mentre partire, sarebbe significato viverla. Io ho iniziato prestissimo a viaggiare e quando dico, che ci ho messo tanto, intendo dire che ci ho messo tanto a prendere un biglietto di sola andata, ma prima avevo già viaggiato per tutta l'Asia da sola, oltre che vissuto in tre stati. Se per un momento sembra solo un pensiero quello di vivere un'avventura epica, poi si fa un pensiero persistente, non passa, ma si fa solo più forte. Magari si può iniziare in maniera soft, una vacanza da sola, un mese all'estero, un periodo di volontariato. La macchina, la casa, il lavoro, si incastra tutto, si vende tutto, in qualche modo si fa. Il fidanzato potrebbe partire con te o raggiungerti dopo. Insomma, il nome del viaggio si sacrifica tutto, (ma non se stessi) e si fa tutto. E gli altri anche se non capiscono ora, capiranno in futuro, oppure mai. Molto probabilmente quando sarai in Guatemala sul lago Atitlán, non ti mancherà la macchina o in cima ad una montagna in Patagonia non ti ricorderai nemmeno di quel vestito a fiori che avevi. È come se viaggiando, io avessi un po' scoperto il senso di molte cose, tipo la vita, che prima mi sfuggivano, anche di mano. Poi se vogliono commentare tutti gli altri viaggiatori che mi leggono, ben vengano!
Allora…. Sul budget io ho sgarrato, direi che nel centro america ho speso ( voli inclusi) una media di 70 euro al giorno 🤪🤪🤪🤪 ( ma avevo le classi di spagnolo, le classi di salsa, col cazzo che cucino in ostello etc etc) . Ora che sono in Asia invece spendo fra i 25 e 30 euro. Quindi dipende davvero molto dove si va. Se qualcuno avesse un budget davvero molto ridotto, l’ Asia e’ più facile!
Ottimo commento perché avevo dimenticato eventuali corsi di lingua. Poi è vero che magari un giorno stai fermo e ne spendi 30, ma il giorno dopo hai un'escursione e ne spendi il doppio, diciamo che questa è una media, xx
Brava come sempre, in pochi paragrafi sei riuscita a condensare tanto. E tutto vero. Io, pur essendo una persona molto prolissa quando faccio tutorial o negli altri aspetti del mio lavoro, questo argomento sono arrivato a riassumerlo con 3 parole, quando qualcuno mi ha criticato, quando qualcuno mi ha invidiato, quando qualcuno mi ha esaltato: QUESTIONE DI PRIORITÀ
Il che presuppone tutta una sfera personale immensa, dai desideri alle esigenze, passando da altre decine di aspetti.
Ah... ora che sono più fermo, continuano i "beato te che parti così spesso", o "tu che hai visto il mondo" e ancora "Quanto mi piacerebbe viaggiare come te" 😄
Avrei voluto scrivere tanto di più, perché ci sono mille esempi e considerazioni da fare, io ad esempio non possiedo una macchina dal 2018, ma tutti i miei amici hanno un'auto di proprietà. Tutti e solo vendendo l'auto potresti farti il giro del mondo per qualche mese o per un anno, a seconda della tua bravura a risparmiare e dell'auto ahahahah
Sì, in effetti di esempi ce ne sarebbero a decine!
Últimamente arrivo lunga a leggerti e ogni volta che ti leggo mi risuonano sempre tanto le tue parole. So cosa vuol dire "disperarsi" per non avere un figlio e adesso accettare che la realtà è un' altra. Chissà magari il prossimo step è proprio un viaggio di solo andata in compagnia di Cristiano. Grazie ❤️🌷
Beh mi sembra un bel progetto!
Ma finalmente! Finalmente qualcuno che lo dice! Giusto ieri ce lo chiedevano su Instagram... sicuramente c'è chi riesce a spendere 15euro al giorno, ma a che costo? Al costo di non vedere molte cose, di scroccare passaggi o pasti (mi rendo conto di essere dura sul punto, ma non è questa la sede per approfondire), di viaggiare in maniera spesso superficiale. Viaggiare e lavorare inoltre richiede un costo ulteriore perché la priorità diventa l'equilibrio tra la vita e il lavoro quindi alcune scelte diventano obbligatorie.
Tutto vero quello che dici, da quando viaggio e lavoro contemporaneamente mi rendo conto di aver bisogno di più programmazione e "certezze", anche perché mi piace lavorare in un ambiente carino e comodo!
Principalmente intendo che avendo bisogno di un luogo dove lavorare, magari prenoto con un anticipo se so che quel determinato giorno ho una call o se ho bisogno di terminare un progetto. Quindi improvviso un po' di meno e prenoto ostelli con coworking o ostelli che abbiano vicino un coworking. Un viaggio un po' più calcolato negli spostamenti quando lavoro, invece improvvisato più giorno per giorno quando non lavoro. Poi anche quando lavori, puoi sicuramente cambiare idea da un momento all'altro, per me l'importante è sapere di poter lavorare. Ad esempio, se so che devo fare un viaggio di 12 ore in autobus, magari lo metto di sabato.
Ciao Ilaria e piacere di conoscerti! Innanzitutto ti ringrazio tantissimo per aver menzionato la mia newsletter: quella notifica mi ha presa alla sprovvista ma mi ha fatto anche molto piacere.
Ho letto il tuo articolo con attenzione. Più che viaggiare costa, direi che vivere costa.
Quando sono a Venezia spendo molto di più che in giro per il mondo (ok, dipende da dove sono nel mondo 😊).
E quanto hai ragione sui prezzi del biglietto. Prima volta che sono stata in America 450€ a/r, in Cina pagavo 500/600€ a/r. Ora sta diventando davvero difficile. Ma… sono scelte. E se questa è la mia (nostra) strada, non molleremo.
Grazie a te per essere qui! Sono molto d'accordo con te, vivere costa, magari perché in molti casi gli stipendi non si sono adeguati al costo della vita.
Verissimo!
Ciao Ilaria 😊 ti ho scoperta grazie al podcast di Gianni ed è la prima volta che ti leggo qui. Da quello che ho capito, sei partita le prime volte sentendoti "in ritardo" perché era qualcosa che desideravi da tempo, come scrivi anche qui sei sempre andata inconsapevolmente nella direzione di quella libertà.. io ho 24 anni e di tempo ne avrei, oggettivamente, a volte però ho l'impressione che prendere un biglietto e partire sia un mettere in pausa tutto. E allora tutte le altre cose "da fare" (il lavoro, gli amici, il fidanzato, la casa, la macchina.. cito degli esempi)? Dove si incastrano? O meglio, spesso arrivo a chiedermi: dove si incastra il viaggio in tutto questo? Hai mai provato la sensazione che "il da farsi" sia già tutto scritto e hai per caso un consiglio? Ti ringrazio intanto 🤍
Il tuo commento è veramente molto bello e ti ringrazio per aver sollevato il tema! Ti capisco, partendo mi sembrava di tradire "qualcuno" e qualcosa, forse quella strada pre-destinata che tutti si aspettavano che percorressi. Io sono arrivata ad un punto in cui restare sarebbe stato mettere in pausa la vita, mentre partire, sarebbe significato viverla. Io ho iniziato prestissimo a viaggiare e quando dico, che ci ho messo tanto, intendo dire che ci ho messo tanto a prendere un biglietto di sola andata, ma prima avevo già viaggiato per tutta l'Asia da sola, oltre che vissuto in tre stati. Se per un momento sembra solo un pensiero quello di vivere un'avventura epica, poi si fa un pensiero persistente, non passa, ma si fa solo più forte. Magari si può iniziare in maniera soft, una vacanza da sola, un mese all'estero, un periodo di volontariato. La macchina, la casa, il lavoro, si incastra tutto, si vende tutto, in qualche modo si fa. Il fidanzato potrebbe partire con te o raggiungerti dopo. Insomma, il nome del viaggio si sacrifica tutto, (ma non se stessi) e si fa tutto. E gli altri anche se non capiscono ora, capiranno in futuro, oppure mai. Molto probabilmente quando sarai in Guatemala sul lago Atitlán, non ti mancherà la macchina o in cima ad una montagna in Patagonia non ti ricorderai nemmeno di quel vestito a fiori che avevi. È come se viaggiando, io avessi un po' scoperto il senso di molte cose, tipo la vita, che prima mi sfuggivano, anche di mano. Poi se vogliono commentare tutti gli altri viaggiatori che mi leggono, ben vengano!
100% d'accordo!
Allora…. Sul budget io ho sgarrato, direi che nel centro america ho speso ( voli inclusi) una media di 70 euro al giorno 🤪🤪🤪🤪 ( ma avevo le classi di spagnolo, le classi di salsa, col cazzo che cucino in ostello etc etc) . Ora che sono in Asia invece spendo fra i 25 e 30 euro. Quindi dipende davvero molto dove si va. Se qualcuno avesse un budget davvero molto ridotto, l’ Asia e’ più facile!
Ottimo commento perché avevo dimenticato eventuali corsi di lingua. Poi è vero che magari un giorno stai fermo e ne spendi 30, ma il giorno dopo hai un'escursione e ne spendi il doppio, diciamo che questa è una media, xx